Cronaca della dignità smarrita

In un tempo in cui il silenzio sembra più comodo della verità, ci sono ancora voci che si alzano. Voci che non cercano applausi, ma giustizia. Voci che non si piegano alla convenienza, ma si ergono per ciò che è giusto. Tutti noi che abbiamo ancora la voglia — e il coraggio — di dire una parola di vera e sentita giustizia, siamo i custodi di una fiamma che non deve spegnersi.

Ogni giorno, in mezzo alla folla distratta, incontriamo sguardi spenti, anime che hanno smarrito la propria dignità. Non sempre per colpa loro. A volte è il mondo che la ruba, con le sue ingiustizie, le sue esclusioni, le sue ferite invisibili. E allora, il nostro parlare non è solo un atto di verità: è un atto d’amore. Lottiamo anche per loro. Per chi non ha più forza di lottare. Per chi ha dimenticato di meritare rispetto. Per chi ha imparato a sopravvivere senza più chiedere nulla.

Questa lotta non ha bandiere né slogan. Ha solo il volto umano della solidarietà. È fatta di gesti piccoli, di parole sussurrate, di presenze che non abbandonano. È la lotta di chi crede che la dignità non sia un privilegio, ma un diritto. E che nessuno, mai, dovrebbe perderla.

©️ Beatriz Esmer

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